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Mandala

Mandala

Semplifico un concetto articolato per chi si approccia per la prima volta a questa figura geometrica . La parola Mandala prende origine dal sanscrito che significa – cerchio – nella tradizione buddista è una rappresentazione cosmica, realizzata con polveri colorate sul pavimento. Viene utilizzato come forma di meditazione e contemplazione. I monaci tibetani che lo fanno sul pavimento ed è molto grande come figura, entrano al suo interno per percorrere le varie strade, che possono simboleggiare la sofferenza, la compassione e altri aspetti della vita quotidiana,lo scopo è riuscire a superare tutti questi aspetti per raggiungere la divinità che è al centro e quindi la liberazione. La sua bellezza, i suoi vari significati, l’infinita simbologia ne fanno una vera e propria forma d’arte che ci permette di compiere un viaggio verso noi stessi, verso L’IO e talvolta verso il Sé più profondo. I monaci una volta che lo terminano viene distrutto con un rito, per simboleggiare l’impermanenza delle cose.

Disegnare mandala ci aiuta a diventare consapevoli senza prendere paura di noi stessi!
È una potente tecnica meditativa, Carl Gustav Jung ( noto psicologo Svizzero), utilizzò questa figura per 18 anni, su se stesso e per i suoi utenti.
È dimostrato che :
Aiuta a proteggere dalle distrazioni esterne e sul continuo lavorio della mente, oltre a gestire lo stress e combattere l’insonnia.
Aumenta l’autostima e la sicurezza in sé stessi.
In arteterapia, disegnare mandala aiuta alla libera espressione di sé stessi, ogni spazio è sacro! Ma soprattutto ogni disegno è diverso perché rappresenta il qui ed ora, rappresenta come siamo in quel determinato momento, non esiste un mandala bello o brutto… comunque sia, va bene così com’è!